08 dicembre 2006

STATUTO DELL'ACCADEMIA

STATUTO DELL'ACCADEMIA DELLO ZIMINO SASSARESE

Art. 1

L'Accademia dello Zimino Sassarese, fondata in Sassari per impulso di Pecora Nera e per iniziativa di Minciacùru e Crescosotto in data 28 settembre 2006, si propone di sobillare moti popolari e sollevazioni finalizzati alla liberalizzazione del consumo dello ZIMINO SASSARESE e di perseguire l’obiettivo generale: “PIU' ZIMINO MENO TASSE”.

L'Accademia ha sede in Sassari in luogo da definirsi tra quelli proposti di Via Gazometro, via dell’Insinuazione, Piazza Università.

Sua insegna è una targa recante il sigillo:

carri arregghi, carri magnemmu, Pesciu arregghi pesciu magnemmu, merdha arregghi merdha magni.


Suo motto è “O ZIMINO O MORTE”.


Art. 2

L'attività scientifica dell'Accademia dello Zimino si svolge principalmente negli istituendi Centri di ricerca:

- il Centro di tipizzazione dello Zimino, che ha lo scopo di promuovere lo studio e la caratterizzazione merceologico - gastronomica di Parasangue, Cannagulu, Riccioli, Primo Latte, Fegato, Cuore di bovino;

- il Centro di studi per la liberalizzazione del consumo dello Zimino sassarese, che ha lo scopo di reperire le prove scientifiche necessarie all’ottenimento della revoca del divieto di commercializzazione dello Zimino;

- il Centro di studi sul turpiloquio sassarese.


Art. 3

L'Accademia si compone di:

A) Quindici accademici ordinari, nominati per acclamazione popolare. L'accademico ordinario, quando abbia compiuto una carriera di almeno 120 (centoventi) ziminate e maturato 30 (trenta) anni di anzianità come ziminiere, assume la qualifica di emerito, conservando gli stessi diritti e doveri; e resta in soprannumero, talché si può far luogo alla nomina di un nuovo accademico. Tutti gli accademici ordinari o emeriti dovranno essere residenti a Sassari anche se in possesso della qualifica di “accudiddi”.

B) Un numero di Accademici “aderenti” pari, come massimo, al numero di tutti i mangiatori di zimino che ne faranno richiesta.


Art. 4

E’ organo dell'Accademia il BLOG www.accademicidellozimino.blogspot.com .


Art. 5

Gli accademici ordinari, quelli aderenti e i loro amici, familiari e commensali si riuniscono in adunanza ordinaria (ziminata) ogni volta che gli pare e gli piace, sia che il Presidente li convochi che di propria iniziativa ma sempre con la presenza di almeno due commensali, in quanto mangiare zimino da soli non va bene. L'adunanza viene convocata dal Presidente mediante invito scritto, bando, telefonata, SMS, e-mail, zicchirrio dalla ventana, con il preavviso sufficiente a buscare gli ingredienti. Gli accademici che non possono intervenire di persona possono farsi legittimamente rappresentare, con delega scritta, da altro accademico ordinario o emerito che si mangerà legittimamente la porzione del delegante.


Art. 6

La nomina del Presidente è fatta dal Consiglio degli accademici in adunanza generale sotto la presidenza dell'accademico più anziano di età. L'adunanza non sarà valida in prima convocazione se non vi interverranno almeno la metà degli accademici più uno e, in seconda convocazione, in caso di pioggia, cattiva qualità del vino o assenza di chitarra. Sarà nominato l'accademico che avrà ottenuto la metà dei voti più uno. Il Presidente dura in carica un triennio e può essere confermato. Quando un accademico abbia presieduto per almeno due trienni procurandosi benemerenze, potrà essere nominato Presidente onorario.


Art. 7

Gli accademici possono proporre che siano aggregati all'Accademia quindici soci corrispondenti sassarese in ciabi e quindici soci accudiddi. Le proposte relative sono approvate dal Collegio degli accademici. La nomina ha luogo alla prima ziminata utile.


Art. 8

L'Accademia provvede alle proprie esigenze finanziarie col contributo dei fondatori in quanto richiedere contributi agli Accademici appare problematico.

Le somme provenienti da lasciti o donazioni, dovranno essere subito impiegate in ziminate solenni.


Sassari 2 novembre 2006

1 commento:

MarcoCar ha detto...

e chi è contro di noi,
la vedano attrallaradda e boh !